Edifici e Cantieri a Impatto Zero. Un nuovo modo di intendere Casa?

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L’edilizia evolve e consente di applicare soluzioni tecnologie destinate a migliorare il comfort delle abitazioni, ma da tempo si pone anche nuovi obiettivi. Materiali e tecnologie innovative, ma anche filosofie costruttive evolute oggi consentono di ottenere alcuni obiettivi cruciali ovvero la realizzazione di edifici a impatto energetico ed ambientale quasi nullo.

La direzione è segnata dalla normativa Europea e dagli indirizzi forniti a livello globale anche dall’ONU. Ridurre l’impatto dell’uomo e, in particolare dell’edilizia è un percorso non solo utile, ma necessario per non incidere ulteriormente sul consumo delle risorse del pianeta.

Questo si traduce in azioni del legislatore tese a incentivare economicamente la ristrutturazione edilizia attraverso ecobonus” volti a premiare l’incremento della classe energetica degli edifici, ma anche in azioni che impongono processi e soluzioni costruttive tese a imporre modalità costruttive che privilegino l’ambiente.

Dal 1 gennaio 2021, in Italia ogni nuova costruzione o complesso edilizio ristrutturato dovrà obbligatoriamente far parte della categoria di edifici “NZEB”, letteralmente nearly zero energy building (D.Lgl 48/2020). Gli edifici dovranno adottare ogni possibile soluzione anche di autoproduzione e autoconsumo energetico finalizzata a ridurre al minimo il trasporto e il consumo appunto di energia.  Materiali e tecnologia possono sicuramente rispondere a questa che, prima di essere un’imposizione del legislatore, era già una richiesta di sostenibilità per gli acquirenti delle nuove abitazioni, poichè comporta una riduzione delle spese e dei costi nel lungo periodo e fondamentalmente una migliore qualità della vita.

Tuttavia si può fare di più nell’edilizia sostenibile. Le imprese innovative già puntano alla realizzazione di edifici “NZCB”, ovvero nearly zero carbon building, che oltre ad avere le caratteristiche di abbattimento dei consumi energetici vengono realizzati con grande attenzione all’impatto ambientale dato dalla produzione dei materiali e al loro trasporto, e in particolare alla produzione di Anidride Carbonica. Entrano in gioco temi quali la filiera circolare, ovvero la possibilità che i materiali utilizzati possano in futuro avere una seconda vita o comunque possano essere smaltiti senza arrecare danno ulteriore all’ambiente. Lo stesso posizionamento dell’edificio diventa oggetto di studio ambientale, le nuove costruzioni vengono infatti contestualizzate nel territorio in modo bilanciato sia con la presenza di verde, sia con la vicinanza a reti di trasporto pubblico in modo da ridurre l’impatto anche nel territorio urbano dei propri abitanti.

La scelta di Hintermedia di gestire e proporre in vendita soluzioni abitative che derivino da cantieri a impatto zero, appoggiandosi ad imprese e partner di comprovata esperienza, non è di oggi, anzi colloca le sue radici nel tempo e nel concetto stesso di incontro che è insito nel nostro design di impresa. L’incontro tra le esigenze, tra le persone, tra le idee che non può che avvenire in un luogo che arricchisce chi vi si colloca, che non sottrae risorse, ma che anzi è funzionale a creare valore e benessere per chi lo sceglie.

La collocazione ambientale ed energetica di un’abitazione nelle nostra visione va oltre la semplice presenza di un APE (Attestato di Prestazione Energetica), che rimane imprescindibile, ma considera in maniera olistica la struttura e le sue funzionalità, agevola le persone che abiteranno un edificio e il loro modo di vivere, ripristina gli equilibri con l’ambiente che le circonda, trasforma sostanzialmente un edificio in un focolare in cui si ha desiderio e piacere di restare.

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