Venezia una città che è integralmente un’opera d’arte per la sua storia, la sua struttura gli edifici e le opere d’arte che contengono. Un luogo che riesce in qualunque stagione a creare suggestioni, incantesimi visivi ed emozioni che in nessun luogo al mondo si possono ritrovare. E’ una città che vive anche profonde contraddizioni tra un turismo di massa, che oggi peraltro manca privandola in parte del suo sostentamento causa del momento storico, e che ne costituisce sia fonte di benessere, sia causa di grandi contrasti interni, in particolare per quei residenti che vorrebbero un flusso più limitato o forse solo più selezionato.
Nei suoi cicli estremamente mutevoli Venezia riesce a dimostrare comunque una grande vitalità che esprime nell’arte sia antica che moderna, attraverso la Biennale ma anche in modo diffuso con i suoi restauri e i suoi musei di arte moderna i suoi edifici commerciali
Il fondaco dei Tedeschi ad esempio, acquistato e trasformato in un Luxury Mall, come si possono vedere in altre città del Medio ed Estremo Oriente. Veneziani e “foresti”, come vengono chiamati dagli autoctoni tutti coloro che son nati oltre il Ponte della Libertà, hanno pareri differenti su questo cambio d’uso che ha trasformato questo centro in una meta per turisti provenienti da tutto il mondo in visita a Venezia. C’è chi vi trova un eccesso e chi, invece, un ritorno alla vera natura della città stessa, quella basata sul commercio internazionale che rese la Repubblica una tappa obbligata per milioni di mercanti. Facendo un salto nel tempo passato, cerchiamo di immaginare la vita movimentata del tempo della Serenissima, il via-vai, le contrattazioni di mercanti provenienti da differenti luoghi per incontrarsi a Venezia il crocevia commerciale più importante tra Occidente ed Oriente.
L’acquisto di merci esotiche che giungevano in città attraverso la via della seta o via mare, mercanti stranieri che in questa città vivevano avendo la possibilità di essere sempre aggiornati sul commercio, le rotte marittime, nuovi prodotti da acquistare e la vendita dei propri: tutto questo contribuì a fare della Serenissima una Repubblica internazionale, i cui abitanti convivevano e collaboravano con gli stranieri.
In realtà, ciò che sorprende oggi è proprio la sua forza ed energia vitale, la sua capacità di reinventarsi. Che si parli del restauro del Teatrino di Palazzo Grassi per mano di Tadao Andō, dell’Arsenale, o della Torre Massimiana nell’Isola di Sant’Erasmo, o che si parli della vivacissima rete di istituzioni culturali che la animano, Venezia è percorsa tutti i giorni da inediti e arditi flussi produttivi e soprattutto creativi, non ultimo ovviamente il Cinema che qui ogni anno si ritrova.
Il Cinema con il suo Festival continua a rappresentare una sferzata di energia che si ritrova, nonostante i momenti difficili, a raccontare storie provenienti da tutto il mondo, alcune tragiche, altre sicuramente leggere, ricalcando in toto ciò che è l’anima di Venezia, in grado di accogliere la bellezza in ogni sua complessa, barocca sfaccettatura.
Nella nostra esperienza Venezia è un luogo da vivere a propria dimensioni, cercando un palazzo storico o un appartamento arredato in stile moderno, con la consapevolezza che appena aperta la porta di casa, o anche dallo scorcio di una finestra questa incredibile vecchia signora, troverà il modo di stupire ed emozionare chi sceglie di acquistare una casa tra i suoi canali e le sue calli.